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Si è svolta il 19 luglio, nel giardino dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, la cerimonia di consegna di un Fiat Fiorino donato a favore dell’Unità Operativa di Radiologia con l’obiettivo di implementare il servizio di radiologia domiciliare sul territorio della provincia di Ravenna. Si tratta del primo progetto di Radiologia domiciliare in Romagna.
All’evento erano presenti: Paolo Tarlazzi, Direttore sanitario del Presidio ospedaliero di Ravenna; Katia Prati, Roberta Mazzoni, Direttrice del Distretto sanitario di Ravenna; Maria Teresa Minguzzi, Direttrice dell’Unità Operativa di Radiologia di Ravenna; Lorenzo Gardenghi, Capo Area Territoriale di Ravenna de La BCC ravennate forlivese e imolese; Claudia Zanzi, donatrice privata; Daniela Toschi, Presidente dell’Associazione A.L.I.Ce Odv.
Il servizio di radiologia domiciliare comprende procedure finalizzate all’esecuzione di esami radiografici tradizionali presso il domicilio dei pazienti non deambulanti e/o non trasportabili, al fine di evitare loro le difficoltà logistiche derivanti dal trasferimento fisico presso gli ambulatori radiologici e rendere meno onerosa l’attività in termini di costi, pur mantenendo eguali livelli di accuratezza diagnostica e di sicurezza e, anzi, valorizzando la risposta assistenziale sul territorio e quindi il processo di umanizzazione delle cure.
Per dare vita al progetto si è resa necessaria l’acquisizione di un veicolo che fosse adeguatamente predisposto a garantire lo spostamento delle apparecchiature e del personale sanitario, per questo La BCC ravennate forlivese e imolese e Claudia Zanzi hanno unito le forze verso un obiettivo comune e, con il supporto dell’Associazione A.L.I.Ce Odv, hanno sostenuto l’acquisto di un Fiorino Fiat per il servizio di radiologia domiciliare.
“L’importanza di questo progetto, fino a qualche anno fa impensabile – afferma Paolo Tarlazzi – sta nel fatto di contribuire a spostare l’attenzione verso l’importanza dell’assistenza territoriale e ad abbattere le barriere fisiche e mentali dell’Ospedale, da sempre al centro e da sempre caratterizzato dall’offerta di servizi “statici”, per porre invece al centro di tutto il nostro lavoro il paziente”.
“Il sostegno del progetto di Radiologia domiciliare e territoriale – afferma Lorenzo Gardenghi – è di primario interesse; essere vicini alla sanità pubblica conferma l’impegno della nostra banca nei confronti del territorio e rimarca l’impegno verso i soggetti più fragili”.